Domanda: cosa c'entra Paolo Migone con Michele Strogoff?
UN CAZZO, diranno i miei piccoli lettori. E avete ragione. Ma in piccolissima parte c'entra, e vi spiego perché.
In vista della realizzazione dell'albo per la Francia, ho dovuto convocare d'urgenza un vertice fra le mie molteplici personalità, vertice che ha generato un PIANO DI ORGANIZZAZIONE GENERALE per affrontare il nuovo impegno. E' stata una riunione combattuta e a tratti drammatica, sono state minacciate defezioni e sono volate parole forti, ma alla fine si è raggiunto un accordo di massima. Il PIANO prevede (tra molti altri altri punti):
- la reclusione volontaria agli arresti domiciliari per mesi dieci (10), al fine di poter portare a termine tutte le scadenze;
- l'acquisto di carta, pennelli e pennarellini in numero sufficiente a non dover tornare a comprarli una volta esauriti;
- la raccolta preventiva di materiale iconografico, grazie anche e soprattutto a voi, miei eroi;
- il reperimento di musica in quantità sufficiente a saziare la mia ricerca di stimoli, a discapito dei coglioni dei vicini;
- il ritardo della barbitonsura solo quando cominciano a trovarci alloggio le cimici;
- la drastica riduzione delle docce, inutile perdita di tempo;
- la drastica riduzione delle seghe, necessario sacrificio;
- la chiusura delle telefonate entro i due minuti;
- l'eliminazione totale dei lavoretti collaterali.
Scelta a parte, quello in alto era il mio disegno, e il cerchio si chiude (in tutti i sensi, anche perché poi della campagna pubblicitaria non ne hanno fatto più nulla).