11 febbraio 2008

Fra fie e alabarde























Sul fronte delle novità misteriose le cose stanno andando avanti, ma l'orso è ancora ferito, e vendergli la pelle prima che stianti pare deplorevole.
Con il Gigante sto disegnando una truppa di guerrieri longobardi. I longobardi in poche parole si possono riassumere così: sudiciume, mantelli polverosi, capelloni, puzzo di cane bagnato, ruti, piedi callosi, "ahr ahr!", pellicce di yak, maleducazione.

Meno male che i ragazzi di Fumetteria di Reggio Emilia, mi offrono un diversivo chiedendomi un'illustrazione di copertina per la loro rivista. Presto la versione inchiostrata e a colori.

7 commenti:

Verosimile ha detto...

Il tuo sosia e' Zeus papa' dell'Hercules della Disney, quanto a lineamenti, espressioni e battute! L'ho scoperto grazie alle mie piccole belve.

Daniele Caluri ha detto...

Sì? appena lo trovo controllo!
Ma mi raccomando: ai piccoli orchi non dargli solo quel nazista di Disney: molto meglio Friz Freleng e Tex Avery!

Anonimo ha detto...

Per la cronaca, anch'io preferisco il soggetto dell'illustrazione per Fumetteria alla truppa di longobardi puzzolenti.
Però, tra tutti i longobardi maleducati, non ne ho messo in sceneggiatura nessuno che dice "mi consenta". QUELLA sì che sarebbe maleducazione! :-)

Daniele Caluri ha detto...

Cazzo se hai ragione, Carlo. Meglio LEGIONI di Longobardi puciosi!

Annotatore marginale ha detto...

Insomma, un bel fumetto di "potta&spada" come diceva coso, Salgari (o Feuerbach).
Come sta andando il vernissage-aux-quatre-fromages al teatro Puccini di Firenze?
Quando vai a consegnare le tavole di Tiramolla a Bonelli, così poi ci si vedeva?
Salutamassoreta, amico mio sincero!

Daniele Caluri ha detto...

Amicammé, il vernissage è andato benissimo (uso il passato perché finisce oggi), almeno stando al report degli organizzatori, tant'è che ne vorrebbero fare un altro più in là. W!
Le tavole in genere le spedisco, Carlo o Alfredo le vagliano e le mandano ai letteristi. Ma verso marzo venissi volentiessi, anche se non so ancora quando. Prepara la cuccia.

Tittera ha detto...

Vero in quanto a sosia, non di tratti ma di veri lineamenti, quando torni verso la terra labronica fermati in Piazza dei Mille e osserva il mezzo busto di Oberdan...è il Caluri col ciuffo anni '80.