24 gennaio 2007

Finnegansuéic

Uh, già, ma io ho un blog!!!
Ah, ehm, allora si diceva... No, niente, è che... hai visto, no? Alle volte uno si fa prendere la mano e pensa ora di vi', ora di va', ma poi alla fin fine - in fondo in fondo - chi ce lo fa fare?

No, ecco, parliamone un attimo.

Spesso si sente dire certe cose, che poi tutto sommato... per esempio, anche il fatto di - non so - come alla televisione, dove tutti fanno, fanno, fanno, e per cosa, poi? E allora è meglio non pensarci, anche perché, diciamolo, via! E' l'ora di finilla, e voi sapete di cosa sto parlando. Facciamoci un bell'esamino di coscienza, così vedrai si fa du' risate.

E d'altronde, cosa volete, ormai le cose stanno così, un giorno va in una maniera, un giorno va in un'altra... ma se si tira le somme, a essere onesti, si vede che prima o poi i conti tornano. E allora...
Certo, se ne sente tante e poi tante che uno dice pellamordiddio, vero, e non gli si può dare torto. Se non altro per rispetto.
Voi mi capite.

Però se c'è un cosa che non va bene, è che se ne parla poco. No, no, non c'è da scherzare, su questo punto, dico sul serio. Perché un conto è se le cose le fai in un modo, un conto è se invece pensi di... 'un mi fate parlà, via. Tanto, ormai...

Per questo, se si va a ben vedere, è proprio così.

Voi cosa ne pensate?

03 gennaio 2007






















Con sensibile ritardo, buon anno a tutti.
Poco prima di Natale avevo ricevuto un'email da Sergio Rossi, factotum dell'editoria a 360° (centigradi). Collaboratore anche del mensile "Mucchio Selvaggio", Sergio era stato contattato dal direttore della rivista perché per il numero di gennaio, che avrebbe contenuto un servizio sulla pedofilia fra i preti, voleva l'immagine di un pretaccio dall'aria losca, in cui fosse evidente l'ombra del vizio. Il buon Sergio non ha avuto dubbi, e lo ha messo subito in contatto con me.
E' venuta fuori una cosa abbastanza sobria, adeguata ai tempi e adatta a festeggiare il 30° anniversario della rivista. Mi compiaccio con Max, il direttore del "Mucchio", che nonostante le ritrosie di tutta la redazione ha voluto che l'immagine di copertina che gli avevo fatto rimanesse inalterata.
Viva Max.
Di questi tempi, dove per certe cose "non sta bene", non è roba da poco.
Piccola curiosità: dentro avrebbe dovuto essere pubblicata anche una storia di Don Zauker che invece, visto che mancavano pochissimi giorni alla messa in stampa, non ha trovato spazio. Per l'occasione avevo scelto l'episodio XXII, quello con un protagonista che tutti voi conoscete. Vabbè, sarà per la prossima volta.
A chi di voi fosse abituale lettore della rivista, dentro ci trovate anche un' intervista che hanno fatto al sottoscritto. La segnalo non tanto per vanagloria, quanto piuttosto per una rarità: una volta tanto, non ho detto cappellate a raffica, gratuite e prive di senso.
Almeno, non intenzionalmente.