30 luglio 2007

Fumetti in TV


















No, amici, non è il ritorno di Giumbolo & co.
In occasione della presentazione del mio secondo Martin Mystère all'Isola d'Elba, dove è ambientato in parte, la CNN no, volevo dire: TVR ha fatto una breve intervista a me e al misterioso soggettista dell'episodio, Fabrizio Ottone. Doveva esserci anche babbo Alfredo, ma all'ultimo non è potuto venire.

Nel video avrete modo di apprezzare la serietà, che da sempre contraddistingue chi scrive - financo nell'elegante mise - e la cialtroneria, prerogativa invece dei disegnatori.

Un plauso anche al bel pubblico, peraltro accorso in gran numero e ricco soprattutto di personalità di spicco, tra cui un re, un eminente avvocato, una bancaria, una biologa e un merdone assassino, facilmente riconoscibile.

Perla della giornata, il sudore (giuro che non è un fotoritocco).

Photo by Merdone Assassino©



24 luglio 2007

LiFiRn-RnFiLi

Et voilà.
40° a Firenze, 37° a Rimini, praticamente un phon acceso tutto il giorno sul muso, ma in compenso tanta amicizia sincera che noi ci si volevamo bene e si era amici ed era bello.
























Fase 1: Presentazione alla Feltrinelli.
Un'oretta di chiacchere insieme a Castelli in vena di celie, che è sempre un bel sentire, e all'ottimo Filippucci. Domande e risposte, qualche risata e pochissimo turpiloquio, come si conviene alle presentazioni in libreria (proprio come quando, con Emiliano Pagani, ci andammo a presentare Don Zauker).
Perla della mattinata, carpita dalla Serpe, una doppia dedica sull'albo di Fava di Lesso: accanto al mio pellerossa, un Tex disegnato da Filippucci, autore del prossimo Texone!
Emozione.



















Fase 2: Presentazione a ItaliaWave.
Praticamente una replica, però con una decina di gradi in più. Ma quando c'è tanta musica ggiòvane, fumetti, iniziative d'aggregazione, spazi espositivi, anche una landa orribile ma desolata come l'Osmannoro diventa l'Isola che non c'è.
O almeno, che non ci dovrebbe essere.

Fase 3: Rimini. Arrivo in serata e alloggio in albergo angusto ma torrido. La salvezza è nell'aria condizionata, figlia della tecnologia che esige l'Uomo vincitore sulle avversità della Natura.
Il prossimo passo perché il progresso possa definirsi tale, sarà eliminare dalla ventola il vago rumore di acceleratore di particelle, che alle 5 di notte in una stanza 3x3 è un po' antipatico.
Ma chissenefrega, la mattina TUTTI IN SPIAGGIA A DISEGNARE PER I BAGNANTI!
Protagonista assoluto, Davide Barzi - il Gran Pavese - che con la sua versione di un personaggio comparso in una storia Don Zauker si aggiudica il premio come miglior cosplayer dell'anno.
Ma, per non rimanere indietro mai a nessuno, mi adopero anch'io per distinguermi, facendo il gagarone tutta la mattina con frizzi e calemburs, e accidentalmente con il cartellino ben fuori dai pantaloncini appena comprati.
Nelle immagini sottostanti, il Gran Pavese accontenta non senza fatica le orde di fans.





















Fase 4: L'esordio allo stand Bonelli.
Ebbene sì, è stata la mia prima volta, come bonelliano, a firmare copie dell'illustrazione realizzata per l'occasione, la rivisitazione della copertina del primo numero, ma visualizzata dal punto di vista opposto. Torme e torme di quei dodici lettori, che - complice forse il caldo bestia - mi son sembrati tanti tanti. Complimenti e strette di mano per "Il codice Caravaggio", "La tredicesima fatica" e perfino per Luana e Don Zauker.
Non facciamolo sapere al Capo.

Fase 5: Il ritorno.
Baci e abbracci con gli amici vecchi e nuovi e ancora il Gran Pavese, che si esibisce nella famosa performance del "Picchio".
Ognuno di voi, per essere un vero uomo, avrà provato la fitta lancinante sotto un occhio che deriva dall'ingestione di una boccata eccessiva di roba ghiacciata. Il GP, amante delle granite, è arrivato a ben 3 picchi in un giorno solo, rischiando la cecità permanente (e l'occlusione intestinale).

























Terza e ultima notte nel crematorio, tre ore di sonno scarse e via, pronti per il ritorno a casa. Ore previste 3, che però per magia (e per una incalcolabile quantità di CAMI) si trasformano in appena appena 5, ma sotto il sole a picco.
Souvenirs, che terrò con me con affetto per il ricordo di questo magnifico momento, alcuni disegni autografi, i numeri 4 e 5 di The Losers, il paio di pantaloncini, ai quali nel frattempo ho tolto il cartellino, e un solo parafango della macchina sfondato da uno SCANIA.
Ah, che bella l'estate!

19 luglio 2007

On the road (ma con sicurezza)

Domattina, alle 11,00, sarò con Alfredo Castelli alla Feltrinelli di Firenze, per presentare l'albetto per ItaliaWave che porteremo anche alla manifestazione, verso le 17,00. Domani sera andrò a Rimini, per la consueta RiminiComix, dove starò a gozzov... no, a discutere circa le odierne problematiche intorno al mondo del fumetto italiano fino a lunedì mattina.























E quest'anno faccio l'ometto responsabile. Da domani - secondo recenti studi del MindeiTrasp - si riverseranno sulle strade dello Stivalone circa otto miliardi di milioni di MIGLIARDI di macchinine che porteranno culi italici sul mare, in montagna, ne' boschi o, in alternativa, dalle loro mamme (c.r.p.).
In perfettorario con la tabella di marcia, mamma TV, i giornali e perfino quel vecchino vestito come il mago Otelma che abita in centro a Roma, danno alcune raccomandazioni circa il comportamento da tenere per una guida civile e con pochissimi disastri. Queste le inedite raccomandaz:
- niente vino, birra, grappa, gintonic, vodka del Dnepr e via dicendo prima di partire (che, come dice il proverbio, è un po' morire);
- evitare copvlæ, mugoloni a tortiglione, rasponi a du' mano durante la guida (rasponi anke topo, come tice omino festito kome Otelma);
- andare piano;
- dormire se si ha sonno;
- coprirsi se si ha freddo.

Incredibile ma vero, anche il dinamico duo Castelli & Caluri ha voluto accodarsi a questa linea, partecipando al fascicoletto di cui vi riporto la copertina. Lo ha fatto con il paginone (si fa per dire: il formato è 10x14,5) centrale, dove Martin e Java si raccomandano di FARE AMMODINO.


















Se vi capita per le mani prendetelo. Mica tanto per me, quanto piuttosto perché hanno partecipato - fra gli altri - Piero Angela e Margherita Hack.
Mica cazzi.

E poi, è gratis.

04 luglio 2007

4 luglio























Nel giorno del bicentenario dalla nascita di Garibaldi, le tre più alte cariche dello Stato si sono scappellate in elogi e commemorazioni. Frasi ponderate a commemorazione di uno dei padri della patria, l'eroe dei due mondi, il rivoluzionario, gl'ideali, la solidarietà, il progressisimo e via dicendo. E tutto per quello che oggi verrebbe ricercato come uno dei più pericolosi terroristi del pianeta. Ih ih, che risate.
E' un vero peccato, però, che nessuno abbia avuto i coglioni per citare anche uno dei passaggi più significativi del pensiero di Garibaldi, talmente significativo che volle inserirlo nel testamento.
Eccolo qua:

« Siccome negli ultimi momenti della creatura umana, il prete, profittando dello stato spossato in cui si trova il moribondo, e della confusione che sovente vi succede, s'inoltra, e mettendo in opera ogni turpe stratagemma, propaga coll'impostura in cui è maestro, che il defunto compì, pentendosi delle sue credenze passate, ai doveri di cattolico: in conseguenza io dichiaro, che trovandomi in piena ragione oggi, non voglio accettare, in nessun tempo, il ministero odioso, disprezzevole e scellerato d'un prete, che considero atroce nemico del genere umano e dell'Italia in particolare. E che solo in stato di pazzia o di ben crassa ignoranza, io credo possa un individuo raccomandarsi ad un discendente di Torquemada »

(da Wikipedia)