26 novembre 2007

Maratona























Alfredo Castelli è la persona che devo ringraziare (mai abbastanza) per avermi preso per un orecchio e portato alla Bonelli per Martin Mystère.
Ma Alfredo Castelli è anche la persona che IN ASSOLUTO ritarda più di tutte le altre nel consegnare i lavori; nella fattispecie le sue sceneggiature.
Per mesi ho studiato su antichi testi le peggiori maledizioni assire da inviargli affinché mi mandasse dieci misere paginette, dato che le precedenti risalivano a due-tre mesi prima, e le sue giustificazioni hanno sempre spaziato fra la malattia sconosciuta e il crollo del tetto di casa, dal terremoto incredibilmente circoscritto all'isolato in cui abita lui, alla rottura delle fognature, all'invasione di Testimoni di Geova. In generale eventi molto tragici, comunque.
A parte tutto, io so che la causa principale, oltre ad una comprensible stanchezza dovuta a più di quarant'anni di lavoro, è la costante tendenza a mettere troppa carne al fuoco.

Bene. Ora lo capisco meglio. Senza fare il piccolo fiammiferaio, né l'elenco delle cose che mi imprigionano in casa praticamente da febbraio scorso, il regime di arresti domiciliari me lo dovrò puppare fino a fine anno, quando avrò finalmente consegnato l'ultima tavola di Michel Strogoff.

Mi scuso quindi con tutti gli amici per essere un po' sparito dalla circolazione, con Recagno e la Bonelli per essere in un ritardo abbastanza spaventoso con il Gigante, con quelli che mi hanno chiesto una collaborazione e non ho potuto dargliela, con i lettori del Vernacoliere per gli episodi di Don Zauker e Luana che ho saltato nei mesi scorsi, fra moccoli e proteste.
E con Tittera, che mi fa da assistente di sostegno, e senza di cui vivrei in un letamaio.

12 novembre 2007

Arte musiva


















Sarà la collaborazione a Martin Mystère, sarà stato il Codice Da Vinci, Voyager o Il mistero dei templari con Nicola Gabbia, chi lo sa.
Fatto sta che anch'io ho voluto introdurre nella mia opera un avvincente enimma che vi porterà a confrontarvi coi meandri dell'umana mente. O anche no, visto che qualche drittone fra di voi se n'era già accorto (e capirai...). E allora che quest'ANNUNCIO sia valido solo per coloro che, ottenebrati da' fumi dell'incenso, o del minestrone di mammà, non avevano colto il raffinato giuoco criptato.
Alla ripresa della serie di Luana la bebisìtter, nel 2005, avevo deciso di inserire nella serie un divertissement che potesse essere goduto appieno solo alla fine della saga (d'altronde, tutte le saghe si godono appieno solo alla fine). Da lì, l'idea di un mosaico.
I più svegli fra di voi (i DRAGHI, in poche parole) si saranno accorti di quegli strani quadratini situati sotto la testata di ogni episodio. Ecco: quelle sono le tessere.
E come piazzarle? Ci sono due metodi:

- il metodo RANDAZZO, che prevede la disposizione dei tasselli così, come viene viene e affidandosi un po' alla sorte, un po' alla divina provvidenza;

- il metodo STABSKAPITÄN HIMMLER, che invece esige la rigorosa disposizione delle inutili tessere singole in una ben più funzionale, rigida griglia di caselle.

Qui sotto vi dono la griglia già completa di lettere e numeri, che potrete scaricare per la bisogna. Mancano solo i codici alfanumerici relativi a ogni tessera, ma quelli li dovrete cercare in ogni episodio.
I più cialtr- birbantelli fra di voi avranno già tagliato con le forbici le tessere, invece di scansionarle e stampare il mosaico una volta completato. E a quel punto - somma punizione pel loro crimine - si saranno accorti che ne mancano alcune. Purtroppo il fato vigliacco e assassino ha volto che terminassi la serie prima di averle esaurite.
Ma a tutto c'è rimedio: basta impadronirsi della terza raccolta di Luana, e lì troveranno le pecorelle smarrite! Bello, no?
Lo so, sono una merda.

07 novembre 2007

Perché Lucca è Lucca (in culo a Sanremo)

















Gioia, spossatezza, soddisfazione, nostalgia. Un bel turbinìo di sensazioni che, come ogni anno, sono lo strascico del dopo-comics. La collocazione della fiera in città si riconferma gloriosa e sarà difficile tollerarne l'eventuale spostamento da qualche altra parte, un improbabile giorno in cui i lucchesi impazziranno del tutto.
Gloria dunque agli organizzatori, che pur con svariate cappellate hanno messo su un evento anche migliore dell'anno scorso.
Gloria agli allestitori delle mostre, che in poco tempo e notti insonni hanno riempito di fumetti gli splendidi locali di Palazzo Ducale.
Gloria ai vincitori dei Gran Guinigi 2007, fra cui spiccano Riccardone Burchielli, Miglior Disegnatore, unito da una linea di matita all'incredibile Sergio Toppi, premiato come Grande Maestro.
Gloria a Francesco Ripoli, che finalmente si è deciso a esordire con un Ilaria Alpi, su testi di Marco Rizzo; un ottimo albo della Becco Giallo edizioni (Gran Guinigi come miglior iniziativa editoriale), 128 pagine b/n, 15 euri sull'unghia prego.
E gloria a voi, amiche sinceri, che come ogni anno siete accorsi a manifestarci tutto il vostro affetto, fosse sotto forma di baci, fossero complimenti, fossero cadeaux o ruti di gingerino. Il calore è sempre il solito. Grazie, grazie a tutti.

Sto già ricevendo commenti al secondo finale di Luana. Posso togliermi l'elmetto, è andata bene. Certo, qualcuno storge la bocca, qualcun altro preferiva il precedente; qualcuno ancora preferiva che continuassi la serie. Ma non è più il tempo dei rimpianti: asciugatevi le lagrime, soffiatevi il naso, mollate andare l'uccello e fatevi forza; ora è necessario andare avanti.

L'edizione di quest'anno è stata inquieta e foriera di tante nuove conoscenze: le idee si affollano, le proposte si moltiplicano e se quelle che mi sono state fatte dovessero avere un séguito, sarebbe un problemino realizzarle tutte; ma se anche una sola andasse in porto ci sarà da divertirsi.

Luana è conclusa. VIVA LUANA!