26 dicembre 2006

La pompa e il pavone




















E vai, anche per quest'anno Natale è andato. Dopo una breve pausa per l'immersione nel limbo dei bagordi e dell'effervescente Galeffi®, ho provato a ricollegarmi alla dura realtà, tentando la carta del TG2. Di solito il TG2 dà un paio di notizie di pubblico interesse, per un totale di cinque minutini scarsi di informazione (comunque pilotata), e i restanti venticinque li utilizza per sfornare MINCHIATE SPAVENTOSE.
In genere si tratta di roba tipo una pioggia a Campobasso, una cassetta dell'Enel distrutta dai vandali, un centro benessere, moda, cani, papa, zanzare e soprattutto qualcosa successo a Londra. Abitudini di agenti d'assicurazione inglesi, interdizione al lavoro di hostess col crocifissino inglesi, passatempi inglesi, gossip inglesi. Oggi, per esempio, un interessantissimo servizio su una catena di cessi pubblici di lusso (inglesi).
Senza contare, ovviamente, i servizi sulla Famiglia Reale. Qualcuno mi dica quanto paga l'Inghilterra per imperversare nei nostri TG! No, davvero, se c'è uno di voi che ha conoscenze in RAI, indaghi e mi dica in confidenza perché ci liofilizzano la sacca scrotale con i Reali inglesi e non, per esempio, con quelli belgi, o - che so - svedesi, danesi, norvegesi (di cui, comunque, c'importa una grandissima sega, sia ben chiaro). FUORI LA CIFRA ESATTA! Per curiosità, mica per altro.
Ma la mia amarezza non è dovuta tanto a dove fanno la caccona in Gran Bretagna e come dopo si lucidino l'occhiello. No, no. Lo sgomento - quasi depressione - di oggi è causato da una notizia, data nello stesso giorno del secondo anniversario dello tsunami di due anni fa nel sud-est asiatico, che causò 230.000 morti: un pavone si è innamorato di una pompa di benzina.
Ora, ne succederanno di cose non dico tanto nel mondo, che è grossino, ma anche solo nel nostro Belpaese? Boia, se ne succedono. No: un pavone che si è innamorato di una pompa di benzina.
Con tanto di servizio (televisivo, no della poNpa).
Bimbi, che fine...

21 dicembre 2006

Buone feste




















A tutti voi, che possiate celebrare una felice nascita del bambin Gesù (dopo soli 17 giorni di gestazione) e un capodanno all'insegna dello stranguglione.
Buon Geffer a tutti,

Daniele

15 dicembre 2006

Serate trendy


















L'inverno che ci aspetta è lungo e palloso. Ci sono ottimi metodi per sopravvivere alla monotonia: oltre ad accoppiarsi più o meno selvaggiamente si possono organizzare gitarelle fuori porta, cene con amici, scippi alla fermata dell'autobus, blitzkrieg negli ospizi, ruti a teatro.
Quest'anno io aggiungo anche i Licaoni Fat Show, l'appuntamento più ggiòvane dell'inverno labronico, e le presentazioni dell'albo di Don Zauker.

Tutti quelli che non avessero idea di cosa fare stasera, domani e domenica 17 dicembre, VENGHINO al Fuori Centro, in via Grotta delle Fate, alle ore 21,30, dove andrà in scena l'ennesima performance dei Licaoni, dal titolo il Betacaronte. E' un appuntamento che pubblicizzo da quando esistono, ma questa volta - con vago conflitto d'interessi - in maniera più sentita, in quanto comparirò anch'io sul palco insieme a loro. Si tratta di uno spettacolo formato da sketch e filmati comici messo in scena da attori davvero molto bravi (loro, io vado solo a fare il cretino) e in più verranno proiettati gli spot che, con Emiliano Pagani, abbiamo girato per il Don Zauker Talk Show. Chi se li fosse persi, o li volesse far vedere anche alla nonna, può farlo lì.

Martedì 19 dicembre, invece, io ed Emiliano Pagani saremo a Padova, ospiti della libreria Ombra Rossa, recentemente impegnata a riallestire la vetrina, sfasciata da alcuni gentiluomini con idee sbarazzine. Lì cercheremo di illustrare ai 12 intervenuti i motivi che ci hanno spinto ad intraprendere una serie a fumetti agiografica, per narrare le gesta di quello che molte persone considerano già un santo. Sarà una bella occasione per festeggiare il buon andamento dell'albo, diffondere in Terra di Veneto un po' di spirito toscano, nonché celebrare debitamente la nascita del Bambin Gesù. ACCORRETE NUMEROSISSIMI!

Certo, Padova rispetto a Livorno è un tantino fuori mano, ma oggi come oggi, con la benzina più economica, e le ferrovie in eccellente stato, fare qualche centinajo di chilometri cosa vuoi che sia!

09 dicembre 2006

Ronson






















Cari amici, poco fa mi ha chiamato Ronson I, Sua Maestà il Re dell'Isola d'Elba, per importantissimi ragguagli intorno a trame che si snodano tra gli umani destini. Ma mi ha anche confessato che, pur visitando spesso questo blog, non se l'è mai sentita di partecipare: gli è sembrato troppo specialistico, troppo specifico per fumettari e lui si è sentito inadeguato.
Ora, secondo me dopo che hanno dato la possibilità di scrivere e parlare pubblicamente ad Antonio Socci, ognuno può dire che cazzo gli pare a giro per il mondo, e senza vergogna.
Ma non è questo il punto.
A parte il fatto che TUTTI quelli che si avvicinano a leggere queste righe dovrebbero lasciare commenti;
che si cerca di ragionare di tutto un po';
che un Reale gode del privilegio di libero accesso ovunque e comunque;
che oltretutto Ronson I può apportare numerosissime argomentazioni su qualsiasi campo dello scibile;
c'è una cosa che mi amareggia più di tutte. Ed è che Ronson è un personaggio dei fumetti. Chi più di lui ha diritto di intervenire?
Via, amici, fatelo sentire a casa sua!
BENVENUTO, SIRE!

30 novembre 2006

Cane e gatto (+conigliolo)






















Da anni il Regno Unito fa scuola sfornando i fumetti più all'avaguardia in Occidente, innovativi per un sacco di ragioni opinabili, certo, ma nemmeno più di tanto. A partire dal genio assoluto di Alan Moore, Re Mida del fumetto, per proseguire con Neil Gaiman, Garth Ennis e tutta una nuova generazione di autori che hanno contribuito a sdoganare la nona arte dal ruolo di lettura per l'infanzia, i fumetti più originali, dirompenti, coraggiosi, nel Vecchio Continente vengono prodotti - purtroppo - soprattutto in Gran Bretagna.
Tra questi autori ce n'è uno di cui si parla un po' meno degli altri, ma che secondo me, nelle sue allucinazioni psichedeliche, sfiora vette di genio.
Grant Morrison.
Uno sceneggiatore per lavorare col quale darei uno stinco (di maiale).
Voglio dire, fra fumettisti o appassionati in genere si parla spessissimo - e a ragione - di capisaldi del calibro di Watchmen, V for Vendetta, Sandman, Preacher e via dicendo. Ma mai che senta parlare di una miniserie come Invisibles "...Una miscellanea di politica, sub culture, lisergia, fantascienza, fisica quantistica, gnosticismo, anarchismo, situazionismo, complotti governativi e magia. Morrison narra le avventure di un gruppo di anarchici situazionisti che lottano segretamente contro gli Arconti, un gruppo di alieni che da anni manipolano la realtà grazie all'aiuto dei governi di tutto il mondo" (da Wikipedia)
Qualcuno ha letto Invisibles? Conosco un paio di persone, ma non penso che la Magic abbia stampato una serie per tre lettori!
Comunque, l'ultimo fumetto di Morrison pubblicato in Italia è We3, che ho letto da pochi giorni.
Che bellezza.
Una storia semplicissima, se vogliamo anche banale nel soggetto, ma scritta da paura. Tre animali, un cane, un gatto, un coniglio, trasformati in laboratorio e potenziati per fare di loro altrettanti soldati ipertecnologici. Al momento di doverli eliminare, le cose si complicano.
Dialoghi rarefatti, spesso assenti del tutto; scansione grafica e impaginazione delle vignette da urlo, con soluzioni impensabili; giochi paralleli di sguardi; azione e riflessione.
E poi la trovata dei dialoghi fra i tre animali, assolutamente geniale per come è stata pensata e per come riesce a differenziare perfino la psicologia degli improbabili personaggi.
Un piccolo capolavoro.

26 novembre 2006

Adieu






















Ciao, Perozzi.

19 novembre 2006

Puff... Pant!


No, no, non mi hanno rapito i ribelli ceceni. E' solo che di ritorno da Verona, per riuscire a consegnare la triade NedoLuanaDonZa mi sono costretto all'ennesima autocarcerazione. Ma ne son venute fuori due storie credo interessanti: un bel messaggio di Natale, ricco di speranza e saggezza, da parte del sacerdote più amato degli ultimi tempi; e per quanto riguarda la bebisìtter, il ritorno di Maila.
A Verona è andato tutto molto bene: abbiamo parlato per più di un'ora della fantastica condizione della Satira in Italia, dell'invidiabile libertà di pensiero e d'informazione del Belpaese e di come il Vernacoliere si colloca da decenni in questo contesto. Proiettore alla mano, grasse risate per le locandine e i fumetti, applausi e copie acquistate. Un ragazzo che gestisce una libreria a Padova si è interessato per diventare punto vendita del Vernacoliere. L'espansione in Terra Veneta è cominciata.
Verona. Che dire, è una splendida città, molto ricca, ed è divisa in due dall'Adige: da una parte il centro, con l'Arena, la mostra del Mantegna, la cattedrale e il terrazzino di Giulietta impestato di scritte, ciuinga e mostruosi disegni di cazzi; dall'altra Veronetta, da alcuni ribattezzata "Negronetta" con giuliva invenzione linguistica.
A Veronetta infatti vivono molti extracomunitari, gli stessi che contribuiscono alla ricchezza del leggendario Nordest nelle fabbrichètte di turno. Ma - come mi hanno pazientemente spiegato i ragazzi del CSOA - in centro prosperano torme di NEONAZISTI che sfoggiano con orgoglio svastiche, spilline di croci celtiche e altre amenità, e che periodicamente si organizzano per fare ronde allo scopo di salutare e ringraziare affettuosamente gli stessi extracomunitari.
Un centro sociale in quel contesto ha davvero vita difficile. Gli spregi ai danni della struttura si sono susseguiti ripetutamente nel tempo e, con le amministrative imminenti praticamente già vinte dalla Lega, lo sgombero e lo smantellamento sono praticamente già decretati.
Ringrazio ancora Emanuele, lo Zanna e i ragazzi del CSOA La Chimica e auguro loro di trovare presto un altro posto dove poter continuare ad aggregarsi, a scambiarsi opinioni, a diffondere controinformazione, ad organizzare incontri, a suonare, a conoscersi, a proporre un'idea diversa.
Casomai, vengano al Godzilla.

09 novembre 2006

Giulietta, Romeo e Don Zauker


Ok, lo ammetto, il trio è inedito, ma c'è un motivo. Sabato 11, alle ore 18,30, presso il CSOA La Chimica a Verona, presenterò l'albo di Don Zauker. L'invito mi è stato fatto dagli organizzatori di "BRUTTI CARATTERI - IL MEGLIO E IL PEGGIO DELLA PICCOLA EDITORIA INDIPENDENTE, IMPENITENTE, INDISPONENTE", rassegna sull'editoria indipendente giunta quest'anno alla terza edizione, per un dibattito sulla satira in Italia.
Sono cosciente del fatto che il visitatore di questo blog più lontano viene al massimo da Donoratico, ma se fra oggi e domani si avvicinasse qualcuno che vive da quelle parti, è il benvenuto. Cioè, no, siete tutti i benvenuti, anzi, fosse per me... non volevo fare discriminazioni, è solo che, cioè, mi dispiacerebbe che faceste tutta quella strada per... vabbè, ormai l'ho pestata.

Per info: http://www.circolopink.it/brutticaratteri06.htm

06 novembre 2006

Lucca 2006


















Ebbene sì, come qualcuno di voi ha già saputo, quelle cosine di cui accennavo prima di Lucca erano vere, e ancora stento a crederlo.
Vabbè, la faccio breve: ho vinto due premi enormi: il Gran Guinigi come Miglior Disegnatore e il Premio Fumo di China come Miglior Autore Completo nella categoria Fumetto Umoristico.
Il primo è l'Oscar del Fumetto in Italia.
Il secondo, dato dalla principale rivista italiana di critica del fumetto, per me è ancora più importante perché è l'unico premio che non viene deciso da una giuria, ma dai lettori. C'è una giuria migliore?
Che dire, sono frastornato, non me lo aspettavo davvero, visto che - fosse per me - quei premi dovrebbero vincerli sempre i soliti sette o otto maestri.
Quindi, grazie a tutti, a quelli che direttamente o indirettamente mi hanno sostenuto e continuano a farlo.
Grazie a voi, che siete accorsi a Lucca come l'Orda d'Oro di Gengis Khan per assaltare il nostro stand e depredarlo delle copie di Don Zauker al di sopra di tutte le aspettative. Qualcuno di voi, fra un disegno e una fugace stretta di mano, mi ha detto cose bellissime, ripagandomi di un anno di eremitaggio sopra fogli bianchi da riempire. Da oggi lo farò con gioia maggiore.
Tutto bellissimo, troppo bello.

Tanto che tutto questo post l'ho scritto con una mano sola.

28 ottobre 2006

Ingordigia

Amici, quando ho aperto questo blog volevo fare il guappino e lasciare tipo un commento al giorno. Per dire cosa, poi...
Ma, da vero ingordo di tutto quale son sempre stato, ho messo troppa carne al fuoco e ora m'arrangio e faccio le corse fra un'automaledizione e un salmo a S.Gianfranco vergine.
In questi ultimi giorni ho anche ricevuto un paio di notizie che però aspetto a dare per fondate, perché mi sembrano inverosimili. Non ne parlo ancora, un po' per scaramanzia, un po' per creare suspense e - diciamocelo - un po' perché temo v'importi una sega.
Niente di eclatante, per carità, ma a me farebbe indubbiamente piacere. Se dovessero verificarsi scriverò comunque qualcosa, per condividere la mia gioia con voi, come faccio con gli amici quando mi capita qualcosa di bello.
In caso contrario, chiudo tutto e m'ammazzo.
Senza prenderla male, però.
Che le mie ceneri, come da mie volontà di sempre, vengano sparse ne' flutti del mar di Calafuria, acciocché - rapite dall'impeto delle maree - cavalchino le correnti, s'impongano su gorghi e mulinelli, s'adagino sugli eburnei fondali e, se ciò culo, si congiunano con quelle di Moana Pozzi.
Ame.

21 ottobre 2006

Toscani


















Io ho sempre letto una marea di fumetti. Da qualche anno ho uno spacciatore di fiducia che mi rifornisce di roba di prima scelta. Il suo nome è Bruni, Mauro Bruni, il gestore di Comics & Dintorni, in via Bocci a Firenze (dico tutto questo solo perché spero in uno sconto nella prossima mandata).
Il negozio è bello, arioso, fornitissimo di tutto un po', senza contare che i gestori sono anche lettori, e quindi ci si può conversare amenamente sulle ultime uscite, spaziando dai fumetti Vertigo ai francesi, agli argentini, ai manga, oppure rivangare i grandi classici, dalla saga dell'Incal, al duo Clarke & Kubrick, al primo Ken Parker, al Tromba.
Ma io ci vado solo e unicamente perché Maurone è il sosia del gestore del negozio di fumetti dei Simpsons.
Uguale preciso.
Maurone ogni tanto pubblica graziosi libretti che generalmente raccolgono vignette di autori toscani, realizzate su un particolare argomento: fa un giro di telefonate, dà una scadenza che puntualmente viene disattesa dal 96,8% dei disegnatori, dà alle stampe all'ultimo minuto e alla fine riesce incredibilmente a realizzare un albo, che poi cerca di far girare il più possibile.
L'ultimo, Toscani in una tavola, è riuscito a farlo arrivare addirittura a Barcellona, so una sega come ha fatto. Ma tant'è.
Tutto questo per dirvi che a Lucca Comics 2006 il prode pusher presenterà l'ultimo di questi libretti, che sarà ancora sui toscani e la toscanità, ma di cui non conosco ancora il titolo. Mi ha detto solo che avrà la mia vignetta in copertina.
Conto in un'altra esposizione all'estero, che so, in Africa, nel lontano Catai, gli States.
O, perlomeno, a Pontida.

15 ottobre 2006

Resurrezione


















Andata.
Finite le 16 pagine di Martin Mystère, ritorno alla vita. E' bello riprendere a parlare alla propria donna, uscire con gli amici, fare una passeggiata, lavarsi. Sopra, la versione inchiostrata del gentiluomo che deve chiarire un buffo malinteso con Michelangelo Merisi, nell'attimo che precede l'intervento dei NAS, mandati sul luogo su disposizione del questore di Buti. Quest'ultimo viene però raggiunto da un avviso di garanzia e tenta la fuga; il card. Ruini ci mette bocca e il diktat suscita una reazione inaspettata fra le fila dell'opposizione: qualcuno comincia a vagliare l'ipotesi di un referendum abrogativo, ma a un certo punto arriva Godzilla e... no, via, non fatemi anticipare troppo.
Curiosamente oggi è anche il giorno in cui ho finito di leggere uno dei migliori libri che abbia letto negli ultimi anni: "Q" del collettivo Luther Blissett. Me lo consigliò Cristiano Militello una sera nel 2000, nel Corso di S. Vincenzo. Lo comprai subito ma - come mi accade spessissimo - andò a far parte della pila di libri e fumetti che si accatastano col tempo, con la vana convinzione di smaltirli entro breve.
Oggi, a distanza di 6 annetti, ringrazio il Mili: "Q" è un libro della madonna.

06 ottobre 2006

Pizzino


















Mi sento un po' Bernardo Provenzano, un po' Matteo Denaro Messina, per questa mia latitanza che dura da giorni. Ma come annunciato cinque post fa, sono alle prese con l'inchiostrazione delle 16 pagine di Martin Mystère, con un ritardo che ha del leggendario (lo posso dire apertamente, tanto dalla Bonelli mi hanno già telefonato per la rampogna mensile).
Ho già dato fondo ai vostri consigli in materia musicale, anzi, a vostro buon cuore sfogatevi ancora, spaziate pure, da Edoardo Vianello a Krzysztof Penderecki, tanto quello che mi fa onco lo dò ai gatti. Ultimamente ho scoperto Pere Ubu. E' marcio.
Quello nel riquadro a matita fa parte della sequenza di cui sopra, ambientata nei primi anni del 1600, ed è un distinto signore che si incontrerà con Caravaggio al fine di dirimere alcuni dubbi circa la veridicità di sue affermazioni. Seguirà un breve diverbio, e il card. Ruini ci metterà bocca; allora ci sarà una sollevazione popolare e l'intervento della celere, che metterà in crisi il Ministro dell'Interno. A questo punto l'opposizione chiederà di riferire in parlamento, ma sul più bello arriva Godzilla e... no, mi fermo qui, perché non vorrei anticiparvi troppo.


P.s. Andate a vedere Clerks II. Di corsa!

02 ottobre 2006

Paguri



















Mi sono avvicinato al blog con lo stesso timore reverenziale dei primati di 2001: Odissea nello spazio davanti al monolite. Ma pochi giorni di assestamento e la soggezione si è trasformata magicamente in spavalda padronanza del vile aggeggio informatico. E, sulla scia dell'entusiasmo, sono riuscito a coinvolgere anche Emiliano Pagani (l'autore dei testi di Don Zauker per quelli che si sono avvicinati ora). Ebbene sì: da oggi è attivo anche il blog del sodalizio Pagani-Caluri, Paguri Entertainment, che vanterà commenti a josa su fatti, opere e omissioni d'ogni tipo, frizzi, lazzi e calembour, salvo poi arenarsi nel limbo del nulla cosmico in capo a un paio di settimane.
Per tutti coloro che non avessero nulla di meglio da fare (e sarebbe veramente grave), l'indirizzo è paguri.blogspot.com
Olé.

30 settembre 2006

DonZa.






















Fatto.
Una discreta galoppata, ma abbiamo chiuso la raccolta di Don Zauker, che partirà per la stampa lunedì prossimo.
Conterrà i primi 27 episodi, alcune chicche e una storia inedita di 3 pagine che, oltre ad aprire nuovi inquietanti scenari nel rapporto fra l'esorcista e la Santa Sede, rivelerà qual è il suo vero nome!
Prefazione di Roberto Recchioni, sceneggiatore di John Doe, Detective Dante, Diabolik e Garrett.
Dovrebbe venir fuori un albettino di tutto rispetto, utile come viatico alla salvezza della propria anima, lettura profonda e stimolante, quadretto da incorniciare o icona per la preghiera serotina. Se arrotolato, acquisisce magicamente anche le funzioni di contenitore per fiori, schiacciaragni, sfollagente, amplificatore di ruti.

26 settembre 2006

DZTS!


Amici, è praticamente ufficiale.
Dopo aver tempestato di telefonate l'organizzazione di Lucca Comics per un paio di mesi, siamo arrivati all'accordo: giovedì 2 novembre, all'Auditorium S. Romano in piazza S. Romano a Lucca, alle ore 22,00 andrà in scena il Don Zauker Talk Show!
Lo spettacolo sarà la replica di quello fatto a Livorno lo scorso giugno, alla Festa del Vernacoliere, e sarà ovviamente aggiornato con nuovi spot, sondaggi e interviste, tutti rigorosamente inventati da me e quel giuggiolone di Emiliano Pagani. Invito tutti coloro che non sapessero di cosa si tratti il DZTS a visitare (domani o anche domani l'altro) la sezione "In cantiere" del sito www.danielecaluri.com per informazioni più complete.
Oppure a continuare a visitare questo blog, ché tanto se ne parlerà ampiamente visto che c'è più di un mese di tempo.

Direi di dedicare questo lieto evento ad un altro celebre esorcista, monsignor Milingo, oggi incorso nella scomunica latae sententiae, prevista dal Canone 1382 del Codice di diritto canonico (e 'sti cazzi) per aver ordinato vescovi quattro sacerdoti coniugati.
E' bello constatare che, alla fin fine, la Topa vince ancora su tutto.

22 settembre 2006

W la musica odierna

Innanzitutto GRAZIE. Grazie per esservi precipitati a consigliarmi nuova musica, segno evidente che avete colto il baratro di disperazione in cui precipito in questi frangenti.
Un ben ritrovato a Lorenzo! Come faccio a dimenticarmi di quando ti consegnai, fuori dal circolo "Agorà", il mio adesivo "Zona a bestemmia consentita"? Vedrò di scovare da qualche parte i Freak Kitchen, che non ho mai sentito nominare. Quanto al vecchio Pat, ce l'ho già nella playlist, così come tutti i gruppi o solisti citati dagli altri.
Per un decennio non ho fatto che disintegrarmi con il rock progressive: Genesis, Gentle Giant, Jethro Tull, Matching Mole, Yes, PFM, BMS e chi più ne ha più ne metta. Aaaah, quella sì che era gente che suonava davvero! Suggestioni, atmosfere, variazioni improvvise di tono, ritmo, sapore, evocazioni di altre realtà possibili.
Vabbè, ho capito: mi adatterò a Califano.

Oggi: cazzeggio.


















Come promesso, dopo un paio di post pesanti ma orrendamente pallosi, si cambia argomento.
In questi giorni sono incatenato al tavolo da disegno per finire le tavole per il Vernacoliere di ottobre e disegnare l'inedito della raccolta di Don Zauker, per Lucca Comics; più 16 pagine di Martin Mystère. Quando mi capitano questi periodi mi isolo da tutto e da tutti, divento (più) odioso, smoccolo come un berbero di fine '800 e cerco il viatico per la salvezza nella musica.
Ne ascolto tanta, tantissima, e di generi completamente diversi fra loro. Da Bartok a Björk, dal genio di Zappa al genio di Elio (ma quando esce un loro nuovo cd?), da Bach ai King Crimson e i Radiohead passando per gli Area, i Cake, i Soft Machine, gli Squallor e perfino i Tarantola 31. Il fatto è che, a meno di non dilapidare tutti i miei pochi averi in cd, ascolto da anni gli stessi brani e raramente trovo qualcosa di nuovo che mi catturi davvero.
Ieri mi è capitato di ripescare un disco che non ascoltavo dai tempi del liceo: "Hergest Ridge" di Mike Oldfield. Mi ha fatto lo stesso effetto che fa ritornare in un posto dove si è stati bene, ma molti anni prima: pur essendo lo stesso, vi si notano piccoli cambiamenti. (Questo accade ovunque tranne a Livorno, dove tutto rimane uguale, o al massimo peggiora). In questo caso il brano è ovviamente il solito, ma son cambiato io - come mi dice sempre mi' ma' quando faccio lo spregioso - e ciò mi ha permesso di apprezzarne alcuni passaggi con un orecchio diverso. Mi piace tantissimo scoprire particolari anche a distanza di anni (anche per questo mi piacciono Elio e le Storie Tese: in quanti di voi si erano accorti che nel finale di "Pilipino Rock" c'è il coro di "We will rock you" dei Queen?).
Ora, se c'è qualcuno che fra di voi conosce "Hergest Ridge", a parte vincere ex-aequo con me la palma d'oro come rintronato del mese, sa consigliarmi musica che dai lontani '70 ad oggi sia un po' più stimolante di quella di Tiziano Ferro?
Ai poster l'ardua sentenza...

20 settembre 2006

Pel Bazza

Che bello che si sia originato uno scambio di opinioni, anche se mi auguro che al più presto esso verta principalmente su temi quali la cottura del brasato alla reatina, l'ultima puntata di "La pupa e il secchione" e, non ultima, l'elezione di Miss Italia.
Ma l'ultima cosa che mi aspettavo era dovermi spiegare col Bazza, che oltretutto mi conosce, e che mi rampogna severamente sul mio precedente post. Per questo mi corre l'obbligo di rispondergli qui.
Purtroppo, per esigenze di sintesi e per evitare una diaspora di visitatori, cerco di non scrivere torboni da sei quintali e mezzo: primo perché non ne ho l'autorità (trad: sonasegaio), secondo perché il mio massimo terrore è di annoiare. Ho espresso un parere personale, ma l'eccessiva sintesi può in effetti dare adito a dubbi. Dunque: dissenti per un sacco di motivi, e questa è cosa buona e giusta, la dissenteria prima o poi piglia tutti. Cerca però di rimanere obiettivo. Se forzi il discorso è chiaro che non ti tornino tante cose.
Intendo dire che quando asserisci che "contrapporre la cultura araba e islamica a quella europea e cristiana è un obbrobrio filosofico" non fai altro che ripetere quanto avevo detto, e cioè che "I due fronti NON POSSONO essere messi sullo stesso piano", nel senso che essendo due fenomeni completamente diversi e nessuno dei due superiore all'altro, non ha senso contrapporli. Molto meglio la SINERGIA. Ma le vittime della propaganda dello scontro di civiltà (un parolone spesso fuori luogo, quest'ultimo) stanno sia in Occidente sia in Medioriente, e le trombe dei media le fanno sembrare la maggioranza.
Secondo: "L'Occidente non è il cristianesimo, grazie a Dio (ehehehe), come non è l'illuminismo, ma una complessa mescolanza di fatti e di idee spesso assai eterogenee". E chi ha detto il contrario? ho dato per scontato che ci siano stati mille altri fattori che hanno portato a noi, e ho sbagliato. E' ovvio che non sia stato solo l'Illuminismo a partorire l'Occidente (non ciaveva nemmeno la topa, come faceva?), ma certo è che ha una parte da leone nella nostra formazione (tranne in quella di Buttiglione). La contrapposizione fra Noi e Loro, come cantavano i Pink Floyd, è una falsa contrapposizione. O meglio, si possono contrapporre tutte le varie culture fra di loro: europei e arabi, cinesi e giapponesi, livornesi e pisani e così via. In questo momento storico, però, ai Grandi Pezzi di Merda serve questa in particolare.
Terzo: o Igo, non mi venire a supportare tesi con le testimonianze di un tuo amico, dai. Via.
Quarto: "In più, la cultura araba col cazzo che è retrograda e "indietro", non foss'altro che se Cartesio è stato tale (e la stessa cosa dicasi per Voltaire) un po' di merito fu anche di quegli arabi che ci han tramandato la filosofia greca, unici tramiti medievali". Lungi da me il considerare la cultura occidentale superiore alle altre. Con "masse d'ignoranti" - se ti rileggi bene il post - mi riferivo ovviamente NON a tutti i musulmani, ma solo a quei disgraziati che non hanno avuto occasione di informarsi liberamente sul resto del mondo, facilmente manovrabili da chi ne ha interesse. E bada bene, non li ritengo assolutamente differenti da chi si flagella i gropponi nelle processioni dei santi, o - perché no - chi si va a sfarinare a sprangate in nome della squadra di calcio. Se poi mi vai indietro nel tempo, è certo che la cultura araba abbia meriti nel progresso dell'umanità. Nel Medioevo le parti sono invertite: sono degli arabi le maggiori scoperte scientifiche, matematiche, mediche, a fronte di un'Europa schiacciata dal giogo dell'ignoranza. Mi viene a mente Averroè, su tutti. Ma se si va indietro, Igo, e 'un ci si ferma più. Perché non citare anche il Codice di Hammurabi, allora?
Quinto: E' vero, i musulmani non hanno il clero. Ma se mi giochi sulle parole non te la concedo; famo a capisse: non hanno un'organizzazione che si chiama "clero", ma c'è un imam, che funge da guida alle funzioni religiose, hanno il corpo degli ulema, i dottori in legge (Islamica, non laica), che possono emettere pareri (la fatwa) sulla condotta da tenere dai fedeli; senza contare i mullah e gli ayatollah.
Sesto e ultimo: "In fondo, questa stronzata della guerra tra culture è proprio un'idea bislacca che serve ai soliti: c'è più differenza tra un marocchino, un libanese, un greco e un siculo, o tra questi ultimi due e un inglese, un tedesco e uno svedese?" Ma come, la metti come se le differenze fossero negative?! VIVA LA DIFFERENZA!
Quindi, amico mio del cuoricino, dissenti sempre e comunque quando lo trovi necessario, ma non mettermi in bocca pensieri non miei. E poi, che Dio, Allah, Budda, Manitù, Sandokan o Babbo Natale: se proprio bisogna scomodare la filosofia, io la vedo come Feuerbach!
Detto questo, Igo, se ti va di aggiungere la tua fallo in piena libertà, a me 'un mi pare il vero, ma - giusto per evitare di mesmerizzare i coglioni degli altri (5) visitatori - magari ci si scrive nelle rispettive caselle di posta, eh?
Un abbraccio.

P.S. La prossima volta che mi paragoni all'ex PreDelCons ti cao sur cofano della macchina!

19 settembre 2006

Precisanze

E' vero, come dicono Navarra e Aaronne, in sostanza dall'altra parte ci sono (anche) dei facinorosi esaltati che, manipolati a dovere, al solo nominare il Profeta s'incazzano come mandrilli e si dedicano all'amichevole pratica della Jihad. Inutile girarci dintorno: sono masse di ignoranti, generate da decenni di dittature oscurantiste che hanno sapientemente sottratto loro l'altra Conoscenza, quella che non provenga dal Corano. Sono state generazioni coltivate con metodo e pazienza fin dalla tenera età per poter essere manipolate con gran facilità: non hanno avuto il dono dell'Illuminismo, non hanno beneficiato del seme del dubbio, della coscienza critica, della libertà di dissentire.
Ma noi sì.
I due fronti NON POSSONO essere messi sullo stesso piano. Cartesio e Voltaire non erano di Bakuba, se la memoria non mi falla. E conoscendo la situazione, l'ultima cosa che può dettare una saggezza diplomatica è offenderli gratuitamente.
Con questo non voglio dire che si debba stare a consultare il Dizionario Filosofico mentre gl'integralisti arrotano le scimitarre. Ma - sono già in tanti a dirlo - non è con le gare a chi ha il cazzo più grosso che si risolve la questione.

18 settembre 2006

Ladies and gentlemen, CASINO!























Ho guardato il telegiornale delle 20,00 e mi sono scandalizzato. Con l'ultima trovata del sig. Joseph Ratzinger, di professione pontefice, più di un terzo abbondante del TG è stato dedicato al puttanaio scatenatosi in seguito alle sue dichiarazioni bavaresi: le rivolte del mondo islamico, i roghi delle effigi cristiane e dei fantocci con le sembianze del papa, le puntuali reazioni del mondo politico (ivi comprese quelle di Ruini), poi un'analisi delle persecuzioni che subiscono i poveri cristiani nel mondo e - non ultimo - l'assassinio della missionaria in Somalia, forse collegato.
Tutto ciò è intollerabile. Voglio dire, sono stati tolti più di dieci minuti all'informazione, ad altri preziosi servizi giornalistici quali le condizioni meteo, la collezione autunno-inverno, il maltrattamento dei cani, l'obesità, il traffico, i Reali d'Inghilterra.
Sono già parecchi anni che ogni giorno il TG dà una notizia su qualsiasi cosa, anche la più insignificante, provenga dal Vaticano. Non gli bastava?
No, non gli bastava.
E quindi, dopo un decennio che ha visto inasprire i contrasti fra cristiani e musulmani, all'apice di un clima esacerbato a livelli pre-catastrofe, il buon pastore tedesco ha ben pensato di citare un passo medievale in cui si dipinge Maometto come un assassino sanguinario. Chi non l'avrebbe fatto, per conciliare gli animi? via, dai.
Salvo poi smentire e invocare la sbagliata interpretazione delle sue parole. Come a dire:
- Ehi, tu, sei un pezzo di merda!
- Io? Ma come ti permetti? ti tronco di botte!
- No, guarda, hai capito male, io volevo invitarti al dialogo. Facciamo lingua in bocca?
Ora, sgombriamo l'aria da tutte le chiacchiere e guardiamo per bene. Ratzinger non è un ex dentista ignorante come un muggine, xenofobo e amante delle t-shirt improvvisamente trovatosi ministro. No, no. Egli è uomo di cultura raffinatissssssssssimo, di un'intelligenza ben sopra la media, che ben conosce il potere delle parole e la loro suggestione sulle masse. Ehi, è il suo mestiere, ha studiato per questo!
E, visti gli ultimi risultati, è questa la cosa più preoccupante.

Bugs

Ben ritrovati. I più attenti fra di voi (Valerio Volpini) si erano accorti che sul sito c'erano piccole imprecisioni ed erroretti da sistemare. Uno dei più evidenti era la seconda tavola della storia n. 9 di Luana la Bebisìtter: "Lezioni di cello", invertita con la seconda tavola della storia n. 12. Ah ah ah! l'avevo fatto apposta per testare la vostra attenzione, ehm...
Ad ogni modo, anche quest'ultimo gravissimo torto è stato riparato, e ora la n. 9 si può leggere in tutta la sua profondità psicologica. A chiunque di voi dovesse visualizzare ancora l'errore, il webmaster consiglia di vuotare la cache (e tirare lo sciacquone subito dopo) del proprio programma di navigazione.
Altri invece lamentano l'eccessiva compressione che hanno subito le tavole a fumetti, il cui lettering in certi punti si legge male. E' vero, amici, ma ciò è dovuto alla mia ingordigia. Ho infatti voluto mettervi a disposizione un fottìo di tavole, e per non rendere il file di Flash pesantissimo, si è dovuto comprimerle. Prometto che al primo aggiornamento del sito troverò una soluzione!

14 settembre 2006

Questa poi...

Nelle aule dell'Accademia di Belle Arti di Firenze, che ho frequentato dal '92 al '96, parlare di fumetto era come dare dello sporco negro ad Evander Holyfield. L'argomento era bandito e marchiava gli appassionati come rincoglioniti da una sottocultura di serie B. Io, giusto per adeguarmi, finii il mio corso di studi con una tesi su Andrea Pazienza, Lorenzo Mattotti, Bill Sienkiewicz e Dave McKean.
Negli anni, poi, grazie a preziose iniziative come quella di Repubblica, il fumetto ha assunto una dignità sempre maggiore, perfino negli stessi ambienti accademici. C'è voluto più di un secolo ma, come si suol dire, meglio tardi che mai.
Un paio di giorni fa un'email dell'amico Gianluca Caputo mi mette a conoscenza che sono su Wikipedia.
IO?! Questa è bella. Non so chi abbia avuto l'iniziativa, ma colgo l'occasione per ringraziare l'ignoto biografo per avermi inserito nella più grande enciclopedia virtuale esistente. Certo, non sarà la Treccani, ma mi ha fatto comunque piacere.
Tuttavia di fumettisti ne mancano ancora tanti altri, quindi... DATECI DENTRO!

13 settembre 2006

Icone/2










Fatto.
In osservanza alle norme CEE inerenti la scadenza delle promesse, nella sezione Zibaldone/Icone da ora trovate i set di icone sia per il sistema Mac che per Windows.
I prossimi aggiornamenti fra cinque o sei mesi (così ci sto largo con le scadenze), con le icone del Principe Coso di Savoia.

12 settembre 2006

Icone

Cari amici,
è vero, per quanto riguarda il download delle icone dal mio sito sono stato un po' nazista, visto che le ho fatte solo per il sistema Mac Os X. Ciò è dovuto alla mia proverbiale inettitudine riguardo al magico mondo dell'informatica, dove per informatica s'intende anche il drag & drop.
Ma grazie all'interessamento di due santi, Daniele Melato e Andrea Venturi, che me le hanno convertite grazie ad antichi rituali babilonesi, a breve saranno a disposizione anche per Windows.
Lode a Daniele e Andrea.
Così quei dodici amici che lo vorranno, potranno installarle sulle proprie cartelle di documenti importantissimi, tipo "Audiolibri di Francesco Alberoni" o anche "Filmati di farde".

11 settembre 2006

Ricorrenze


















Oggi siamo tutti americani.
Almeno così impongono i media di tutto l'Occidente, quindi bisogna adeguarci. E' l'11 settembre, e si celebra il ricordo delle 3000 vittime dell'attentato alle torri gemelle. Un atto di barbarie assoluta, dettato da giochi di potere a noi imprescindibili, da interessi e relazioni che cambiano la storia, da ingranaggi così vasti e indispensabili da far girare che poco importa se fra quegli ingranaggi rimane schiacciata una quantità di innocenti variabile fra le poche decine e le centinaia di migliaia, se non milioni. E' il corso della storia, ragazzo.
Per questo oggi siamo tutti americani.
Ok, mi sta bene. Mi aspetto dunque che i prossimi 6 e 9 agosto saremo tutti giapponesi, per ricordare le 300.000 vittime di Hiroshima e Nagasaki; e il 16 marzo saremo curdi, per ricordare lo sterminio degli 8000 di Halaja, nel 1988; una breve pausa e poi via! l'11 luglio tutti bosniaci, per commemorare il massacro di Srebrenica, nel 1995; e poi ancora cileni e argentini, per rimembrare i desaparecidos dei regimi militari; cambogiani per il milione e mezzo di vittime dei khmer rossi; ma anche sudanesi per il Darfur, iracheni per l'ultima invasione subita, afghani per i bombardamenti prima russi e poi americani, tibetani, maori, aborigeni, ebrei e chi più ne ha più ne metta. Chissà se per almeno una mezza giornata potremo essere anche tutti livornesi, viste le migliaia di vittime dei 91 bombardamenti angloamericani che subì la mia città durante la seconda guerra mondiale.
Se andiamo un po' indietro c'è addirittura l'imbarazzo della scelta: un giorno all'anno potremmo perfino essere tutti pellerossa, sterminati dai coloni; o africani, deportati come schiavi e - perché no - aztechi, maya, incas, tutte vittime della sete di conquista. Mi ci vedo anche, vestito da Montezuma.
L'unico problema sarà una lieve crisi d'identità, che potrà farci smarrire di quale nazionalità siamo. Ma - cosa vuoi - è la globalizzazione.
Un consiglio: impariamo l'esperanto.

06 settembre 2006

Sono in onda.

Bene, da oggi parte anche il sito! (n.b.: a Livorno "sito" vuol dire anche "puzzo"). Che bello! Cioè, in realtà non so nemmeno perché l'abbia fatto fare, ma - cosa vuoi - oggi come oggi un sito ce l'ha anche il gatto, e allora mi son detto beh, se esiste il sito www.cardinalrating.com, posso averne uno anch'io.
E molte altre persone.
Come funziona il sito? Boh, vedete voi. In questi primi giorni sistemeremo alcuni piccoli bug e poi sicuramente resterà così com'è per qualche mese. Ma tenetelo d'occhio, perché verrà via via aggiornato con nuove chicche assolutamente inutili e adatte alla perdita di tempo senza costrutto alcuno. Tuttavia, gratis.
Un grazie enorme a Simone Luti, che lo ha realizzato nonostante 800.000 avversità.
E buona navigazione.

01 settembre 2006

W!

O'... ha funzionato! :)

Si principia


Bene, è il mio primo commento. Ma visto che non so se riuscirò a far funzionare questo blog, per il semplice motivo che ho provato a farlo da solo anziché rivolgermi come sempre ad uno smanettone di fiducia, scriverò solo PROVA PROVA PROVAAA... UNO DUE TRE PRRROVA!