30 novembre 2006

Cane e gatto (+conigliolo)






















Da anni il Regno Unito fa scuola sfornando i fumetti più all'avaguardia in Occidente, innovativi per un sacco di ragioni opinabili, certo, ma nemmeno più di tanto. A partire dal genio assoluto di Alan Moore, Re Mida del fumetto, per proseguire con Neil Gaiman, Garth Ennis e tutta una nuova generazione di autori che hanno contribuito a sdoganare la nona arte dal ruolo di lettura per l'infanzia, i fumetti più originali, dirompenti, coraggiosi, nel Vecchio Continente vengono prodotti - purtroppo - soprattutto in Gran Bretagna.
Tra questi autori ce n'è uno di cui si parla un po' meno degli altri, ma che secondo me, nelle sue allucinazioni psichedeliche, sfiora vette di genio.
Grant Morrison.
Uno sceneggiatore per lavorare col quale darei uno stinco (di maiale).
Voglio dire, fra fumettisti o appassionati in genere si parla spessissimo - e a ragione - di capisaldi del calibro di Watchmen, V for Vendetta, Sandman, Preacher e via dicendo. Ma mai che senta parlare di una miniserie come Invisibles "...Una miscellanea di politica, sub culture, lisergia, fantascienza, fisica quantistica, gnosticismo, anarchismo, situazionismo, complotti governativi e magia. Morrison narra le avventure di un gruppo di anarchici situazionisti che lottano segretamente contro gli Arconti, un gruppo di alieni che da anni manipolano la realtà grazie all'aiuto dei governi di tutto il mondo" (da Wikipedia)
Qualcuno ha letto Invisibles? Conosco un paio di persone, ma non penso che la Magic abbia stampato una serie per tre lettori!
Comunque, l'ultimo fumetto di Morrison pubblicato in Italia è We3, che ho letto da pochi giorni.
Che bellezza.
Una storia semplicissima, se vogliamo anche banale nel soggetto, ma scritta da paura. Tre animali, un cane, un gatto, un coniglio, trasformati in laboratorio e potenziati per fare di loro altrettanti soldati ipertecnologici. Al momento di doverli eliminare, le cose si complicano.
Dialoghi rarefatti, spesso assenti del tutto; scansione grafica e impaginazione delle vignette da urlo, con soluzioni impensabili; giochi paralleli di sguardi; azione e riflessione.
E poi la trovata dei dialoghi fra i tre animali, assolutamente geniale per come è stata pensata e per come riesce a differenziare perfino la psicologia degli improbabili personaggi.
Un piccolo capolavoro.

26 novembre 2006

Adieu






















Ciao, Perozzi.

19 novembre 2006

Puff... Pant!


No, no, non mi hanno rapito i ribelli ceceni. E' solo che di ritorno da Verona, per riuscire a consegnare la triade NedoLuanaDonZa mi sono costretto all'ennesima autocarcerazione. Ma ne son venute fuori due storie credo interessanti: un bel messaggio di Natale, ricco di speranza e saggezza, da parte del sacerdote più amato degli ultimi tempi; e per quanto riguarda la bebisìtter, il ritorno di Maila.
A Verona è andato tutto molto bene: abbiamo parlato per più di un'ora della fantastica condizione della Satira in Italia, dell'invidiabile libertà di pensiero e d'informazione del Belpaese e di come il Vernacoliere si colloca da decenni in questo contesto. Proiettore alla mano, grasse risate per le locandine e i fumetti, applausi e copie acquistate. Un ragazzo che gestisce una libreria a Padova si è interessato per diventare punto vendita del Vernacoliere. L'espansione in Terra Veneta è cominciata.
Verona. Che dire, è una splendida città, molto ricca, ed è divisa in due dall'Adige: da una parte il centro, con l'Arena, la mostra del Mantegna, la cattedrale e il terrazzino di Giulietta impestato di scritte, ciuinga e mostruosi disegni di cazzi; dall'altra Veronetta, da alcuni ribattezzata "Negronetta" con giuliva invenzione linguistica.
A Veronetta infatti vivono molti extracomunitari, gli stessi che contribuiscono alla ricchezza del leggendario Nordest nelle fabbrichètte di turno. Ma - come mi hanno pazientemente spiegato i ragazzi del CSOA - in centro prosperano torme di NEONAZISTI che sfoggiano con orgoglio svastiche, spilline di croci celtiche e altre amenità, e che periodicamente si organizzano per fare ronde allo scopo di salutare e ringraziare affettuosamente gli stessi extracomunitari.
Un centro sociale in quel contesto ha davvero vita difficile. Gli spregi ai danni della struttura si sono susseguiti ripetutamente nel tempo e, con le amministrative imminenti praticamente già vinte dalla Lega, lo sgombero e lo smantellamento sono praticamente già decretati.
Ringrazio ancora Emanuele, lo Zanna e i ragazzi del CSOA La Chimica e auguro loro di trovare presto un altro posto dove poter continuare ad aggregarsi, a scambiarsi opinioni, a diffondere controinformazione, ad organizzare incontri, a suonare, a conoscersi, a proporre un'idea diversa.
Casomai, vengano al Godzilla.

09 novembre 2006

Giulietta, Romeo e Don Zauker


Ok, lo ammetto, il trio è inedito, ma c'è un motivo. Sabato 11, alle ore 18,30, presso il CSOA La Chimica a Verona, presenterò l'albo di Don Zauker. L'invito mi è stato fatto dagli organizzatori di "BRUTTI CARATTERI - IL MEGLIO E IL PEGGIO DELLA PICCOLA EDITORIA INDIPENDENTE, IMPENITENTE, INDISPONENTE", rassegna sull'editoria indipendente giunta quest'anno alla terza edizione, per un dibattito sulla satira in Italia.
Sono cosciente del fatto che il visitatore di questo blog più lontano viene al massimo da Donoratico, ma se fra oggi e domani si avvicinasse qualcuno che vive da quelle parti, è il benvenuto. Cioè, no, siete tutti i benvenuti, anzi, fosse per me... non volevo fare discriminazioni, è solo che, cioè, mi dispiacerebbe che faceste tutta quella strada per... vabbè, ormai l'ho pestata.

Per info: http://www.circolopink.it/brutticaratteri06.htm

06 novembre 2006

Lucca 2006


















Ebbene sì, come qualcuno di voi ha già saputo, quelle cosine di cui accennavo prima di Lucca erano vere, e ancora stento a crederlo.
Vabbè, la faccio breve: ho vinto due premi enormi: il Gran Guinigi come Miglior Disegnatore e il Premio Fumo di China come Miglior Autore Completo nella categoria Fumetto Umoristico.
Il primo è l'Oscar del Fumetto in Italia.
Il secondo, dato dalla principale rivista italiana di critica del fumetto, per me è ancora più importante perché è l'unico premio che non viene deciso da una giuria, ma dai lettori. C'è una giuria migliore?
Che dire, sono frastornato, non me lo aspettavo davvero, visto che - fosse per me - quei premi dovrebbero vincerli sempre i soliti sette o otto maestri.
Quindi, grazie a tutti, a quelli che direttamente o indirettamente mi hanno sostenuto e continuano a farlo.
Grazie a voi, che siete accorsi a Lucca come l'Orda d'Oro di Gengis Khan per assaltare il nostro stand e depredarlo delle copie di Don Zauker al di sopra di tutte le aspettative. Qualcuno di voi, fra un disegno e una fugace stretta di mano, mi ha detto cose bellissime, ripagandomi di un anno di eremitaggio sopra fogli bianchi da riempire. Da oggi lo farò con gioia maggiore.
Tutto bellissimo, troppo bello.

Tanto che tutto questo post l'ho scritto con una mano sola.