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Matite, chine, Vernacoliere, ItaliaWave, appuntamenti, l'albetto, Michele Strogoff, le segh... no, quelle no, l'impaginazione, i video... arf, arf.
Amici, sto consegnando tutto, o quasi. Ma in mezzo all'uragano di scadenze che mi sono piovute addosso ho avuto la brillante idea di fare una proposta d'acquisto di quella che, se tutto va bene, sarà la mia maison/atelier/scannatoire. E dato che il proprietario ha accettato, mi sono dovuto tuffare in un altro uragano: quello composto da incartamenti, banche e notai, alla disperata ricerca di qualcuno che non manifestasse l'irrefrenabile desiderio di scandagliarmi il fondogroppa (cosa che ovviamente non mi è riuscita).
Tutto questo per dirvi che diversi giorni se ne sono andati così, come dorate foglie d'autunno, con me che invece di lavorare in santa pace vagavo nel vano tentativo di non camminare a ramo di pesco per svariati anni.
Via, vengo al dunque e vaffanculo: non ce l'ho fatta a fare Don Zauker di luglio. Swollen Duck è avvertito.
Ma sto andando avanti con il nostro amato corriere dello zar, per ora fermo a pagina 6. Questa è l'inchiostrazione e il lettering della pagina di due post fa.