11 settembre 2006

Ricorrenze


















Oggi siamo tutti americani.
Almeno così impongono i media di tutto l'Occidente, quindi bisogna adeguarci. E' l'11 settembre, e si celebra il ricordo delle 3000 vittime dell'attentato alle torri gemelle. Un atto di barbarie assoluta, dettato da giochi di potere a noi imprescindibili, da interessi e relazioni che cambiano la storia, da ingranaggi così vasti e indispensabili da far girare che poco importa se fra quegli ingranaggi rimane schiacciata una quantità di innocenti variabile fra le poche decine e le centinaia di migliaia, se non milioni. E' il corso della storia, ragazzo.
Per questo oggi siamo tutti americani.
Ok, mi sta bene. Mi aspetto dunque che i prossimi 6 e 9 agosto saremo tutti giapponesi, per ricordare le 300.000 vittime di Hiroshima e Nagasaki; e il 16 marzo saremo curdi, per ricordare lo sterminio degli 8000 di Halaja, nel 1988; una breve pausa e poi via! l'11 luglio tutti bosniaci, per commemorare il massacro di Srebrenica, nel 1995; e poi ancora cileni e argentini, per rimembrare i desaparecidos dei regimi militari; cambogiani per il milione e mezzo di vittime dei khmer rossi; ma anche sudanesi per il Darfur, iracheni per l'ultima invasione subita, afghani per i bombardamenti prima russi e poi americani, tibetani, maori, aborigeni, ebrei e chi più ne ha più ne metta. Chissà se per almeno una mezza giornata potremo essere anche tutti livornesi, viste le migliaia di vittime dei 91 bombardamenti angloamericani che subì la mia città durante la seconda guerra mondiale.
Se andiamo un po' indietro c'è addirittura l'imbarazzo della scelta: un giorno all'anno potremmo perfino essere tutti pellerossa, sterminati dai coloni; o africani, deportati come schiavi e - perché no - aztechi, maya, incas, tutte vittime della sete di conquista. Mi ci vedo anche, vestito da Montezuma.
L'unico problema sarà una lieve crisi d'identità, che potrà farci smarrire di quale nazionalità siamo. Ma - cosa vuoi - è la globalizzazione.
Un consiglio: impariamo l'esperanto.

2 commenti:

Amo le Danesi ha detto...

tutto giusto. Cosa vuoi, dopo scontri nazione vs. nazione siamo arrivati a ideologia vs. ideologia. Tutte cose utili solo per i soliti pochi, che mai saranno americani, mai curdi, mai pellerossa. Probabilmente saranno sempre merde.

I V A N ha detto...

Ciao Daniele, mi sono permesso di copiare paro paro il tuo post e di metterlo nel mio blog ( ti ho citato ovviamente )
perche'mi ha colpito molto e penso che debba continuare , nel mio piccolo , a "colpire".

Un saluto

Ivan