30 settembre 2006

DonZa.






















Fatto.
Una discreta galoppata, ma abbiamo chiuso la raccolta di Don Zauker, che partirà per la stampa lunedì prossimo.
Conterrà i primi 27 episodi, alcune chicche e una storia inedita di 3 pagine che, oltre ad aprire nuovi inquietanti scenari nel rapporto fra l'esorcista e la Santa Sede, rivelerà qual è il suo vero nome!
Prefazione di Roberto Recchioni, sceneggiatore di John Doe, Detective Dante, Diabolik e Garrett.
Dovrebbe venir fuori un albettino di tutto rispetto, utile come viatico alla salvezza della propria anima, lettura profonda e stimolante, quadretto da incorniciare o icona per la preghiera serotina. Se arrotolato, acquisisce magicamente anche le funzioni di contenitore per fiori, schiacciaragni, sfollagente, amplificatore di ruti.

26 settembre 2006

DZTS!


Amici, è praticamente ufficiale.
Dopo aver tempestato di telefonate l'organizzazione di Lucca Comics per un paio di mesi, siamo arrivati all'accordo: giovedì 2 novembre, all'Auditorium S. Romano in piazza S. Romano a Lucca, alle ore 22,00 andrà in scena il Don Zauker Talk Show!
Lo spettacolo sarà la replica di quello fatto a Livorno lo scorso giugno, alla Festa del Vernacoliere, e sarà ovviamente aggiornato con nuovi spot, sondaggi e interviste, tutti rigorosamente inventati da me e quel giuggiolone di Emiliano Pagani. Invito tutti coloro che non sapessero di cosa si tratti il DZTS a visitare (domani o anche domani l'altro) la sezione "In cantiere" del sito www.danielecaluri.com per informazioni più complete.
Oppure a continuare a visitare questo blog, ché tanto se ne parlerà ampiamente visto che c'è più di un mese di tempo.

Direi di dedicare questo lieto evento ad un altro celebre esorcista, monsignor Milingo, oggi incorso nella scomunica latae sententiae, prevista dal Canone 1382 del Codice di diritto canonico (e 'sti cazzi) per aver ordinato vescovi quattro sacerdoti coniugati.
E' bello constatare che, alla fin fine, la Topa vince ancora su tutto.

22 settembre 2006

W la musica odierna

Innanzitutto GRAZIE. Grazie per esservi precipitati a consigliarmi nuova musica, segno evidente che avete colto il baratro di disperazione in cui precipito in questi frangenti.
Un ben ritrovato a Lorenzo! Come faccio a dimenticarmi di quando ti consegnai, fuori dal circolo "Agorà", il mio adesivo "Zona a bestemmia consentita"? Vedrò di scovare da qualche parte i Freak Kitchen, che non ho mai sentito nominare. Quanto al vecchio Pat, ce l'ho già nella playlist, così come tutti i gruppi o solisti citati dagli altri.
Per un decennio non ho fatto che disintegrarmi con il rock progressive: Genesis, Gentle Giant, Jethro Tull, Matching Mole, Yes, PFM, BMS e chi più ne ha più ne metta. Aaaah, quella sì che era gente che suonava davvero! Suggestioni, atmosfere, variazioni improvvise di tono, ritmo, sapore, evocazioni di altre realtà possibili.
Vabbè, ho capito: mi adatterò a Califano.

Oggi: cazzeggio.


















Come promesso, dopo un paio di post pesanti ma orrendamente pallosi, si cambia argomento.
In questi giorni sono incatenato al tavolo da disegno per finire le tavole per il Vernacoliere di ottobre e disegnare l'inedito della raccolta di Don Zauker, per Lucca Comics; più 16 pagine di Martin Mystère. Quando mi capitano questi periodi mi isolo da tutto e da tutti, divento (più) odioso, smoccolo come un berbero di fine '800 e cerco il viatico per la salvezza nella musica.
Ne ascolto tanta, tantissima, e di generi completamente diversi fra loro. Da Bartok a Björk, dal genio di Zappa al genio di Elio (ma quando esce un loro nuovo cd?), da Bach ai King Crimson e i Radiohead passando per gli Area, i Cake, i Soft Machine, gli Squallor e perfino i Tarantola 31. Il fatto è che, a meno di non dilapidare tutti i miei pochi averi in cd, ascolto da anni gli stessi brani e raramente trovo qualcosa di nuovo che mi catturi davvero.
Ieri mi è capitato di ripescare un disco che non ascoltavo dai tempi del liceo: "Hergest Ridge" di Mike Oldfield. Mi ha fatto lo stesso effetto che fa ritornare in un posto dove si è stati bene, ma molti anni prima: pur essendo lo stesso, vi si notano piccoli cambiamenti. (Questo accade ovunque tranne a Livorno, dove tutto rimane uguale, o al massimo peggiora). In questo caso il brano è ovviamente il solito, ma son cambiato io - come mi dice sempre mi' ma' quando faccio lo spregioso - e ciò mi ha permesso di apprezzarne alcuni passaggi con un orecchio diverso. Mi piace tantissimo scoprire particolari anche a distanza di anni (anche per questo mi piacciono Elio e le Storie Tese: in quanti di voi si erano accorti che nel finale di "Pilipino Rock" c'è il coro di "We will rock you" dei Queen?).
Ora, se c'è qualcuno che fra di voi conosce "Hergest Ridge", a parte vincere ex-aequo con me la palma d'oro come rintronato del mese, sa consigliarmi musica che dai lontani '70 ad oggi sia un po' più stimolante di quella di Tiziano Ferro?
Ai poster l'ardua sentenza...

20 settembre 2006

Pel Bazza

Che bello che si sia originato uno scambio di opinioni, anche se mi auguro che al più presto esso verta principalmente su temi quali la cottura del brasato alla reatina, l'ultima puntata di "La pupa e il secchione" e, non ultima, l'elezione di Miss Italia.
Ma l'ultima cosa che mi aspettavo era dovermi spiegare col Bazza, che oltretutto mi conosce, e che mi rampogna severamente sul mio precedente post. Per questo mi corre l'obbligo di rispondergli qui.
Purtroppo, per esigenze di sintesi e per evitare una diaspora di visitatori, cerco di non scrivere torboni da sei quintali e mezzo: primo perché non ne ho l'autorità (trad: sonasegaio), secondo perché il mio massimo terrore è di annoiare. Ho espresso un parere personale, ma l'eccessiva sintesi può in effetti dare adito a dubbi. Dunque: dissenti per un sacco di motivi, e questa è cosa buona e giusta, la dissenteria prima o poi piglia tutti. Cerca però di rimanere obiettivo. Se forzi il discorso è chiaro che non ti tornino tante cose.
Intendo dire che quando asserisci che "contrapporre la cultura araba e islamica a quella europea e cristiana è un obbrobrio filosofico" non fai altro che ripetere quanto avevo detto, e cioè che "I due fronti NON POSSONO essere messi sullo stesso piano", nel senso che essendo due fenomeni completamente diversi e nessuno dei due superiore all'altro, non ha senso contrapporli. Molto meglio la SINERGIA. Ma le vittime della propaganda dello scontro di civiltà (un parolone spesso fuori luogo, quest'ultimo) stanno sia in Occidente sia in Medioriente, e le trombe dei media le fanno sembrare la maggioranza.
Secondo: "L'Occidente non è il cristianesimo, grazie a Dio (ehehehe), come non è l'illuminismo, ma una complessa mescolanza di fatti e di idee spesso assai eterogenee". E chi ha detto il contrario? ho dato per scontato che ci siano stati mille altri fattori che hanno portato a noi, e ho sbagliato. E' ovvio che non sia stato solo l'Illuminismo a partorire l'Occidente (non ciaveva nemmeno la topa, come faceva?), ma certo è che ha una parte da leone nella nostra formazione (tranne in quella di Buttiglione). La contrapposizione fra Noi e Loro, come cantavano i Pink Floyd, è una falsa contrapposizione. O meglio, si possono contrapporre tutte le varie culture fra di loro: europei e arabi, cinesi e giapponesi, livornesi e pisani e così via. In questo momento storico, però, ai Grandi Pezzi di Merda serve questa in particolare.
Terzo: o Igo, non mi venire a supportare tesi con le testimonianze di un tuo amico, dai. Via.
Quarto: "In più, la cultura araba col cazzo che è retrograda e "indietro", non foss'altro che se Cartesio è stato tale (e la stessa cosa dicasi per Voltaire) un po' di merito fu anche di quegli arabi che ci han tramandato la filosofia greca, unici tramiti medievali". Lungi da me il considerare la cultura occidentale superiore alle altre. Con "masse d'ignoranti" - se ti rileggi bene il post - mi riferivo ovviamente NON a tutti i musulmani, ma solo a quei disgraziati che non hanno avuto occasione di informarsi liberamente sul resto del mondo, facilmente manovrabili da chi ne ha interesse. E bada bene, non li ritengo assolutamente differenti da chi si flagella i gropponi nelle processioni dei santi, o - perché no - chi si va a sfarinare a sprangate in nome della squadra di calcio. Se poi mi vai indietro nel tempo, è certo che la cultura araba abbia meriti nel progresso dell'umanità. Nel Medioevo le parti sono invertite: sono degli arabi le maggiori scoperte scientifiche, matematiche, mediche, a fronte di un'Europa schiacciata dal giogo dell'ignoranza. Mi viene a mente Averroè, su tutti. Ma se si va indietro, Igo, e 'un ci si ferma più. Perché non citare anche il Codice di Hammurabi, allora?
Quinto: E' vero, i musulmani non hanno il clero. Ma se mi giochi sulle parole non te la concedo; famo a capisse: non hanno un'organizzazione che si chiama "clero", ma c'è un imam, che funge da guida alle funzioni religiose, hanno il corpo degli ulema, i dottori in legge (Islamica, non laica), che possono emettere pareri (la fatwa) sulla condotta da tenere dai fedeli; senza contare i mullah e gli ayatollah.
Sesto e ultimo: "In fondo, questa stronzata della guerra tra culture è proprio un'idea bislacca che serve ai soliti: c'è più differenza tra un marocchino, un libanese, un greco e un siculo, o tra questi ultimi due e un inglese, un tedesco e uno svedese?" Ma come, la metti come se le differenze fossero negative?! VIVA LA DIFFERENZA!
Quindi, amico mio del cuoricino, dissenti sempre e comunque quando lo trovi necessario, ma non mettermi in bocca pensieri non miei. E poi, che Dio, Allah, Budda, Manitù, Sandokan o Babbo Natale: se proprio bisogna scomodare la filosofia, io la vedo come Feuerbach!
Detto questo, Igo, se ti va di aggiungere la tua fallo in piena libertà, a me 'un mi pare il vero, ma - giusto per evitare di mesmerizzare i coglioni degli altri (5) visitatori - magari ci si scrive nelle rispettive caselle di posta, eh?
Un abbraccio.

P.S. La prossima volta che mi paragoni all'ex PreDelCons ti cao sur cofano della macchina!

19 settembre 2006

Precisanze

E' vero, come dicono Navarra e Aaronne, in sostanza dall'altra parte ci sono (anche) dei facinorosi esaltati che, manipolati a dovere, al solo nominare il Profeta s'incazzano come mandrilli e si dedicano all'amichevole pratica della Jihad. Inutile girarci dintorno: sono masse di ignoranti, generate da decenni di dittature oscurantiste che hanno sapientemente sottratto loro l'altra Conoscenza, quella che non provenga dal Corano. Sono state generazioni coltivate con metodo e pazienza fin dalla tenera età per poter essere manipolate con gran facilità: non hanno avuto il dono dell'Illuminismo, non hanno beneficiato del seme del dubbio, della coscienza critica, della libertà di dissentire.
Ma noi sì.
I due fronti NON POSSONO essere messi sullo stesso piano. Cartesio e Voltaire non erano di Bakuba, se la memoria non mi falla. E conoscendo la situazione, l'ultima cosa che può dettare una saggezza diplomatica è offenderli gratuitamente.
Con questo non voglio dire che si debba stare a consultare il Dizionario Filosofico mentre gl'integralisti arrotano le scimitarre. Ma - sono già in tanti a dirlo - non è con le gare a chi ha il cazzo più grosso che si risolve la questione.

18 settembre 2006

Ladies and gentlemen, CASINO!























Ho guardato il telegiornale delle 20,00 e mi sono scandalizzato. Con l'ultima trovata del sig. Joseph Ratzinger, di professione pontefice, più di un terzo abbondante del TG è stato dedicato al puttanaio scatenatosi in seguito alle sue dichiarazioni bavaresi: le rivolte del mondo islamico, i roghi delle effigi cristiane e dei fantocci con le sembianze del papa, le puntuali reazioni del mondo politico (ivi comprese quelle di Ruini), poi un'analisi delle persecuzioni che subiscono i poveri cristiani nel mondo e - non ultimo - l'assassinio della missionaria in Somalia, forse collegato.
Tutto ciò è intollerabile. Voglio dire, sono stati tolti più di dieci minuti all'informazione, ad altri preziosi servizi giornalistici quali le condizioni meteo, la collezione autunno-inverno, il maltrattamento dei cani, l'obesità, il traffico, i Reali d'Inghilterra.
Sono già parecchi anni che ogni giorno il TG dà una notizia su qualsiasi cosa, anche la più insignificante, provenga dal Vaticano. Non gli bastava?
No, non gli bastava.
E quindi, dopo un decennio che ha visto inasprire i contrasti fra cristiani e musulmani, all'apice di un clima esacerbato a livelli pre-catastrofe, il buon pastore tedesco ha ben pensato di citare un passo medievale in cui si dipinge Maometto come un assassino sanguinario. Chi non l'avrebbe fatto, per conciliare gli animi? via, dai.
Salvo poi smentire e invocare la sbagliata interpretazione delle sue parole. Come a dire:
- Ehi, tu, sei un pezzo di merda!
- Io? Ma come ti permetti? ti tronco di botte!
- No, guarda, hai capito male, io volevo invitarti al dialogo. Facciamo lingua in bocca?
Ora, sgombriamo l'aria da tutte le chiacchiere e guardiamo per bene. Ratzinger non è un ex dentista ignorante come un muggine, xenofobo e amante delle t-shirt improvvisamente trovatosi ministro. No, no. Egli è uomo di cultura raffinatissssssssssimo, di un'intelligenza ben sopra la media, che ben conosce il potere delle parole e la loro suggestione sulle masse. Ehi, è il suo mestiere, ha studiato per questo!
E, visti gli ultimi risultati, è questa la cosa più preoccupante.

Bugs

Ben ritrovati. I più attenti fra di voi (Valerio Volpini) si erano accorti che sul sito c'erano piccole imprecisioni ed erroretti da sistemare. Uno dei più evidenti era la seconda tavola della storia n. 9 di Luana la Bebisìtter: "Lezioni di cello", invertita con la seconda tavola della storia n. 12. Ah ah ah! l'avevo fatto apposta per testare la vostra attenzione, ehm...
Ad ogni modo, anche quest'ultimo gravissimo torto è stato riparato, e ora la n. 9 si può leggere in tutta la sua profondità psicologica. A chiunque di voi dovesse visualizzare ancora l'errore, il webmaster consiglia di vuotare la cache (e tirare lo sciacquone subito dopo) del proprio programma di navigazione.
Altri invece lamentano l'eccessiva compressione che hanno subito le tavole a fumetti, il cui lettering in certi punti si legge male. E' vero, amici, ma ciò è dovuto alla mia ingordigia. Ho infatti voluto mettervi a disposizione un fottìo di tavole, e per non rendere il file di Flash pesantissimo, si è dovuto comprimerle. Prometto che al primo aggiornamento del sito troverò una soluzione!

14 settembre 2006

Questa poi...

Nelle aule dell'Accademia di Belle Arti di Firenze, che ho frequentato dal '92 al '96, parlare di fumetto era come dare dello sporco negro ad Evander Holyfield. L'argomento era bandito e marchiava gli appassionati come rincoglioniti da una sottocultura di serie B. Io, giusto per adeguarmi, finii il mio corso di studi con una tesi su Andrea Pazienza, Lorenzo Mattotti, Bill Sienkiewicz e Dave McKean.
Negli anni, poi, grazie a preziose iniziative come quella di Repubblica, il fumetto ha assunto una dignità sempre maggiore, perfino negli stessi ambienti accademici. C'è voluto più di un secolo ma, come si suol dire, meglio tardi che mai.
Un paio di giorni fa un'email dell'amico Gianluca Caputo mi mette a conoscenza che sono su Wikipedia.
IO?! Questa è bella. Non so chi abbia avuto l'iniziativa, ma colgo l'occasione per ringraziare l'ignoto biografo per avermi inserito nella più grande enciclopedia virtuale esistente. Certo, non sarà la Treccani, ma mi ha fatto comunque piacere.
Tuttavia di fumettisti ne mancano ancora tanti altri, quindi... DATECI DENTRO!

13 settembre 2006

Icone/2










Fatto.
In osservanza alle norme CEE inerenti la scadenza delle promesse, nella sezione Zibaldone/Icone da ora trovate i set di icone sia per il sistema Mac che per Windows.
I prossimi aggiornamenti fra cinque o sei mesi (così ci sto largo con le scadenze), con le icone del Principe Coso di Savoia.

12 settembre 2006

Icone

Cari amici,
è vero, per quanto riguarda il download delle icone dal mio sito sono stato un po' nazista, visto che le ho fatte solo per il sistema Mac Os X. Ciò è dovuto alla mia proverbiale inettitudine riguardo al magico mondo dell'informatica, dove per informatica s'intende anche il drag & drop.
Ma grazie all'interessamento di due santi, Daniele Melato e Andrea Venturi, che me le hanno convertite grazie ad antichi rituali babilonesi, a breve saranno a disposizione anche per Windows.
Lode a Daniele e Andrea.
Così quei dodici amici che lo vorranno, potranno installarle sulle proprie cartelle di documenti importantissimi, tipo "Audiolibri di Francesco Alberoni" o anche "Filmati di farde".

11 settembre 2006

Ricorrenze


















Oggi siamo tutti americani.
Almeno così impongono i media di tutto l'Occidente, quindi bisogna adeguarci. E' l'11 settembre, e si celebra il ricordo delle 3000 vittime dell'attentato alle torri gemelle. Un atto di barbarie assoluta, dettato da giochi di potere a noi imprescindibili, da interessi e relazioni che cambiano la storia, da ingranaggi così vasti e indispensabili da far girare che poco importa se fra quegli ingranaggi rimane schiacciata una quantità di innocenti variabile fra le poche decine e le centinaia di migliaia, se non milioni. E' il corso della storia, ragazzo.
Per questo oggi siamo tutti americani.
Ok, mi sta bene. Mi aspetto dunque che i prossimi 6 e 9 agosto saremo tutti giapponesi, per ricordare le 300.000 vittime di Hiroshima e Nagasaki; e il 16 marzo saremo curdi, per ricordare lo sterminio degli 8000 di Halaja, nel 1988; una breve pausa e poi via! l'11 luglio tutti bosniaci, per commemorare il massacro di Srebrenica, nel 1995; e poi ancora cileni e argentini, per rimembrare i desaparecidos dei regimi militari; cambogiani per il milione e mezzo di vittime dei khmer rossi; ma anche sudanesi per il Darfur, iracheni per l'ultima invasione subita, afghani per i bombardamenti prima russi e poi americani, tibetani, maori, aborigeni, ebrei e chi più ne ha più ne metta. Chissà se per almeno una mezza giornata potremo essere anche tutti livornesi, viste le migliaia di vittime dei 91 bombardamenti angloamericani che subì la mia città durante la seconda guerra mondiale.
Se andiamo un po' indietro c'è addirittura l'imbarazzo della scelta: un giorno all'anno potremmo perfino essere tutti pellerossa, sterminati dai coloni; o africani, deportati come schiavi e - perché no - aztechi, maya, incas, tutte vittime della sete di conquista. Mi ci vedo anche, vestito da Montezuma.
L'unico problema sarà una lieve crisi d'identità, che potrà farci smarrire di quale nazionalità siamo. Ma - cosa vuoi - è la globalizzazione.
Un consiglio: impariamo l'esperanto.

06 settembre 2006

Sono in onda.

Bene, da oggi parte anche il sito! (n.b.: a Livorno "sito" vuol dire anche "puzzo"). Che bello! Cioè, in realtà non so nemmeno perché l'abbia fatto fare, ma - cosa vuoi - oggi come oggi un sito ce l'ha anche il gatto, e allora mi son detto beh, se esiste il sito www.cardinalrating.com, posso averne uno anch'io.
E molte altre persone.
Come funziona il sito? Boh, vedete voi. In questi primi giorni sistemeremo alcuni piccoli bug e poi sicuramente resterà così com'è per qualche mese. Ma tenetelo d'occhio, perché verrà via via aggiornato con nuove chicche assolutamente inutili e adatte alla perdita di tempo senza costrutto alcuno. Tuttavia, gratis.
Un grazie enorme a Simone Luti, che lo ha realizzato nonostante 800.000 avversità.
E buona navigazione.

01 settembre 2006

W!

O'... ha funzionato! :)

Si principia


Bene, è il mio primo commento. Ma visto che non so se riuscirò a far funzionare questo blog, per il semplice motivo che ho provato a farlo da solo anziché rivolgermi come sempre ad uno smanettone di fiducia, scriverò solo PROVA PROVA PROVAAA... UNO DUE TRE PRRROVA!