Et voilà.
40° a Firenze, 37° a Rimini, praticamente un phon acceso tutto il giorno sul muso, ma in compenso tanta amicizia sincera che noi ci si volevamo bene e si era amici ed era bello.
Fase 1: Presentazione alla Feltrinelli.Un'oretta di chiacchere insieme a Castelli in vena di celie, che è sempre un bel sentire, e all'ottimo Filippucci. Domande e risposte, qualche risata e pochissimo turpiloquio, come si conviene alle presentazioni in libreria (proprio come quando, con Emiliano Pagani, ci andammo a presentare Don Zauker).
Perla della mattinata, carpita dalla Serpe, una doppia dedica sull'albo di Fava di Lesso: accanto al mio pellerossa, un Tex disegnato da Filippucci, autore del prossimo Texone!
Emozione.
Fase 2: Presentazione a ItaliaWave.Praticamente una replica, però con una decina di gradi in più. Ma quando c'è tanta musica ggiòvane, fumetti, iniziative d'aggregazione, spazi espositivi, anche una landa orribile ma desolata come l'Osmannoro diventa l'Isola che non c'è.
O almeno, che non ci dovrebbe essere.
Fase 3: Rimini. Arrivo in serata e alloggio in albergo angusto ma torrido. La salvezza è nell'aria condizionata, figlia della tecnologia che esige l'Uomo vincitore sulle avversità della Natura.
Il prossimo passo perché il progresso possa definirsi tale, sarà eliminare dalla ventola il vago rumore di acceleratore di particelle, che alle 5 di notte in una stanza 3x3 è un po' antipatico.
Ma chissenefrega, la mattina TUTTI IN SPIAGGIA A DISEGNARE PER I BAGNANTI!
Protagonista assoluto, Davide Barzi - il Gran Pavese - che con la sua versione di un personaggio comparso in una storia Don Zauker si aggiudica il premio come miglior cosplayer dell'anno.
Ma, per non rimanere indietro mai a nessuno, mi adopero anch'io per distinguermi, facendo il gagarone tutta la mattina con frizzi e calemburs, e accidentalmente con il cartellino ben fuori dai pantaloncini appena comprati.
Nelle immagini sottostanti, il Gran Pavese accontenta non senza fatica le orde di fans.
Fase 4: L'esordio allo stand Bonelli.Ebbene sì, è stata la mia prima volta, come bonelliano, a firmare copie dell'illustrazione realizzata per l'occasione, la rivisitazione della copertina del primo numero, ma visualizzata dal punto di vista opposto. Torme e torme di quei dodici lettori, che - complice forse il caldo bestia - mi son sembrati tanti tanti. Complimenti e strette di mano per "Il codice Caravaggio", "La tredicesima fatica" e perfino per Luana e Don Zauker.
Non facciamolo sapere al Capo.
Fase 5: Il ritorno.Baci e abbracci con gli amici vecchi e nuovi e ancora il Gran Pavese, che si esibisce nella famosa performance del "Picchio".
Ognuno di voi, per essere un vero uomo, avrà provato la fitta lancinante sotto un occhio che deriva dall'ingestione di una boccata eccessiva di roba ghiacciata. Il GP, amante delle granite, è arrivato a ben 3 picchi in un giorno solo, rischiando la cecità permanente (e l'occlusione intestinale).


Terza e ultima notte nel crematorio, tre ore di sonno scarse e via, pronti per il ritorno a casa. Ore previste 3, che però per magia (e per una incalcolabile quantità di CAMI) si trasformano in appena appena 5, ma sotto il sole a picco.
Souvenirs, che terrò con me con affetto per il ricordo di questo magnifico momento, alcuni disegni autografi, i numeri 4 e 5 di
The Losers, il paio di pantaloncini, ai quali nel frattempo ho tolto il cartellino, e un solo parafango della macchina sfondato da uno SCANIA.
Ah, che bella l'estate!